Si può essere
generosi ed aiutare – in modo gratuito – il proprio territorio? Certamente sì!
Un gesto concreto, che non costa davvero nulla – è il 5×1000 dato agli enti di ricerca. Questo straordinario mezzo di sussidiarietà nato nel 2006 consente che una parte (5×1000) delle proprie tasse finisca a chi riteniamo possa meritarla, in quanto fa qualcosa di buono!
In linea teorica,
tutto ciò che non è esclusivamente per se stessi, può essere definito carità.
Pur essendo difficile sapere chi ha più bisogno (e quindi…a chi devolvere il 5×1000
al momento della denuncia dei redditi?), resta il fatto che la salute è
un bene primario e non è un caso che la maggior parte dei soldi del 5×1000
vada ad istituti che si impegnano a migliorare e incidere sulla salute di
ognuno, soprattutto lontani dal Mezzogiorno. Infatti, circa il 89% del 5×1000
va istituzioni del Nord e Centro Italia e solo l’11% va ai centri del
Mezzogiorno!
Secondo uno
studio che paragona i comportamenti altruistici di questo tipo tra i vari Paesi
europei (realizzato nel 2015 dalla francese CerPhi: centro studi sulla filantropia)
secondo cui gli italiani che “praticano” la filantropia (dal caffè sospeso alla
grande donazione) sono solo il 30% del totale rispetto all’85% degli olandesi,
il 70% dei polacchi, il 70% degli svizzeri, il 64% degli svedesi, il 55% dei
britannici, il 49% dei francesi, il 38% dei belgi, il 33% dei tedeschi. Peggio
di noi solo gli spagnoli, con il 19%. Secondo questa ricerca (Assif),solo un
terzo degli italiani è «brava gente», cioè davvero pochi. C’è da dire che il
nostro sistema fiscale – nonostante le mille promesse sentite negli anni – non
incentiva la generosità, rispetto ad altri Paesi. Tuttavia, da ben 11 anni,
abbiamo la possibilità di rimediare devolvendo in opere buone, che oltretutto
possono trasformarsi anche in attività rivolte a nostro vantaggio, senza
neanche mettere mano al portafoglio: questa è l’opportunità offerta ai
cittadini dal 5×1000 che possono devolvere questa piccola percentuale delle loro
tasse (che lo Stato comunque sottrae con l’Irperf) a sostegno di enti che
svolgono attività socialmente rilevanti. E fra questi l’ISBEM.
Destina il tuo
5X1000 all’ISBEM, Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo.
La tua donazione intelligente consentirà di
attivare dottorati di ricerca e studi clinici specifici aumentando il tasso di ricerca
ed il numero dei ricercatori nel Mezzogiorno.
Cosa fare per donare
La prima cosa da fare se intendi donare il tuo 5 per mille a Isbem è informare il tuo CAF, commercialista o consulente fiscale.
Sarà sufficiente indicare nell’apposito spazio il codce fiscale ISBEM: 01844850741
Possono donare il 5 per mille (senza nessun costo aggiuntivo) tutti i contribuenti che compilano il modello 730 oUnico, ma anche coloro che hanno ricevuto la Certificazione Unica (anche se esentati dalla dichiarazione)
Per maggiori informazioni CLICCA QUI
Posted: 20 maggio 2019 by COMEPER COmitato MEsagne PEr-la-Ricerca
Generosità gratuita per il territorio: con il 5×1000 è possibile
Si può essere generosi ed aiutare – in modo gratuito – il proprio territorio? Certamente sì!
Un gesto concreto, che non costa davvero nulla – è il 5×1000 dato agli enti di ricerca. Questo straordinario mezzo di sussidiarietà nato nel 2006 consente che una parte (5×1000) delle proprie tasse finisca a chi riteniamo possa meritarla, in quanto fa qualcosa di buono!
In linea teorica, tutto ciò che non è esclusivamente per se stessi, può essere definito carità. Pur essendo difficile sapere chi ha più bisogno (e quindi…a chi devolvere il 5×1000 al momento della denuncia dei redditi?), resta il fatto che la salute è un bene primario e non è un caso che la maggior parte dei soldi del 5×1000 vada ad istituti che si impegnano a migliorare e incidere sulla salute di ognuno, soprattutto lontani dal Mezzogiorno. Infatti, circa il 89% del 5×1000 va istituzioni del Nord e Centro Italia e solo l’11% va ai centri del Mezzogiorno!
Secondo uno studio che paragona i comportamenti altruistici di questo tipo tra i vari Paesi europei (realizzato nel 2015 dalla francese CerPhi: centro studi sulla filantropia) secondo cui gli italiani che “praticano” la filantropia (dal caffè sospeso alla grande donazione) sono solo il 30% del totale rispetto all’85% degli olandesi, il 70% dei polacchi, il 70% degli svizzeri, il 64% degli svedesi, il 55% dei britannici, il 49% dei francesi, il 38% dei belgi, il 33% dei tedeschi. Peggio di noi solo gli spagnoli, con il 19%. Secondo questa ricerca (Assif),solo un terzo degli italiani è «brava gente», cioè davvero pochi. C’è da dire che il nostro sistema fiscale – nonostante le mille promesse sentite negli anni – non incentiva la generosità, rispetto ad altri Paesi. Tuttavia, da ben 11 anni, abbiamo la possibilità di rimediare devolvendo in opere buone, che oltretutto possono trasformarsi anche in attività rivolte a nostro vantaggio, senza neanche mettere mano al portafoglio: questa è l’opportunità offerta ai cittadini dal 5×1000 che possono devolvere questa piccola percentuale delle loro tasse (che lo Stato comunque sottrae con l’Irperf) a sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti. E fra questi l’ISBEM.
Destina il tuo 5X1000 all’ISBEM, Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo. La tua donazione intelligente consentirà di attivare dottorati di ricerca e studi clinici specifici aumentando il tasso di ricerca ed il numero dei ricercatori nel Mezzogiorno.
Cosa fare per donare
La prima cosa da fare se intendi donare il tuo 5 per mille a Isbem è informare il tuo CAF, commercialista o consulente fiscale.
Sarà sufficiente indicare nell’apposito spazio il codce fiscale ISBEM: 01844850741
Possono donare il 5 per mille (senza nessun costo aggiuntivo) tutti i contribuenti che compilano il modello 730 oUnico, ma anche coloro che hanno ricevuto la Certificazione Unica (anche se esentati dalla dichiarazione)
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